Arriva la conferma a notizie che già si leggevano, ossia che sono stati compiuti dei passi avanti per la lotta contro l'Aids o precisamente contro il virus dell'HIV. Anche se, più che di scoperta bisogna parlare di concessa licenza a un'azienda italo-americana del brevetto su molecole anti-Hiv (almeno secondo quanto riportato dall'Ansa).
Devo ammettere che leggere la parola "brevetto" per una questione così delicata e globale mi provoca certi pensieri che eviterò di scrivere, per questo meglio concentrarsi sulla effettiva scoperta.
Chiaramente non si può ancora (purtroppo) affermare che siamo vicini a una conclusione ma il passo compiuto può essere un nuovo sbocco per una cura quanto mai più efficace e minimizzante degli effetti devastanti di chi anche riesce a uscirne.
Il virus HIV è un parassita che infetta le cellule e che non è in grado di riprodursi al di fuori di un organismo infetto. Infatti, quando il virus colpisce una cellula sana inizia ad assorbire tutte le risorse nutritive ed energetiche di questa cellula e sfrutta queste risorse per duplicare il suo genoma (ossia tutte le informazioni - geni - che lo caratterizzano nel male). Duplicando il suo genoma inizia a creare nuovi virus, i quali iniziano ad attaccare altre cellule sane. Ora questo processo risulta molto distruttivo perché le cellule attaccate vengono assorbite delle loro risorse e muoiono, mentre il virus continua la sua infame corsa.
Per duplicarsi, il virus, sfrutta la cellula sana e la obbliga a produrre altri virus agendo sull'enzima DDX3, che è proprio l'incaricato di trasportare le informazioni su cosa produrre. In pratica lo corrompe sostituendo le informazioni con quelle per produrre altri virus. Le cure attuali permettono soltanto di attaccare questi virus direttamente mentre l'infezione si propaga, creando anche effetti devastanti sulle persone in cura. Questa scoperta invece sposta l'attenzione sulla proteina cellulare DDX3.
La scoperta riguarda quindi una piccola molecola farmacologicamente attiva, in grado di bloccare l'infezione poiché diretta contro l'enzima DDX3, a differenza della terapia attuale che - come detto - si basa invece su farmaci diretti contro enzimi virali.
Da precisare che gli enzimi virali hanno la tendenza a modificare la loro struttura e le loro caratteristiche durante la terapia, diventando resistenti proprio ai farmaci utilizzati. Questa caratteristica è meno marcata negli enzimi cellulari e quindi la cura risulta più efficace e duratura (o meglio questi sono alcuni degli obiettivi che la ricerca tenta di raggiungere). Bisogna anche considerare che le cellule non infettate posseggono meccanismi in grado di compensare proprio la perdita di DDX3.
Riuscendo a bloccare DDX3 viene interrotto il processo di replicazione del virus HIV nelle altre cellule sane. La rivista Journal of Medicinal Chemistry dell'American Chemical Society ha pubblicato i risultati di questa scoperta.
La scoperta di questa molecola va attribuita ai ricercatori del Laboratorio di Virologia Molecolare diretto da Giovanni Maga presso l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia (IGM-CNR Pavia), in collaborazione con il Laboratorio di Chimica Farmaceutica dell'Universita' di Siena, diretto dal prof. Maurizio Botta.
Speriamo che le ricerche continuino con sempre più celere velocità e - soprattutto - che le informazioni su eventuali cure, passi in avanti, studi e ricerche non siano chiusi ma vengano aperte al sapere collettivo perché purtroppo è innegabile che questo male deve essere debellato quanto prima visto la sua diffusione.
Gli ultimi dati del 2008 fanno capire la gravità di questa situazione (il pdf lo trovate QUI). Riassumendoli velocemente i malati di AIDS nel mondo sono circa 33 milioni, di questi circa 2,7 milioni sono nuovi casi di infezione. Circa 2 milioni sono invece le vittime per il virus dell'HIV nel 2007. Il 67% dei malati vive nei Paesi dell'Africa Subsahariana, dove si concentra il 72% dei decessi per malattie correlate all’Aids. Tra le regioni più colpite nel mondo anche Asia meridionale e Sud-est asiatico.
Collegamenti esterni: Notizia ANSA | Rapporto AIDS 2008 | Dati a livello globale su infezione AIDS 2008