Sinceramente non sto seguendo questa vicenda molto nel dettaglio, tuttavia è innegabile che ricopra un apple mediatico non indifferente. Navigando nella rete, nei giornali, fra le persone e nelle interviste alla TV si sentono di tutti i colori.
Berlusconi ne è coinvolto? sinceramente non mi interessa, o forse non voglio esprimermi, ormai ho perso un po' (solo un po'?) di fiducia nella politica in generale (non sui singoli che ancora sarebbe un bene) e non voglio manco giudicare - perché non ho tutti gli elementi e non ricopro un ruolo di giudice - l'operato, in questo caso di Berlusconi.
Non voglio manco fare un discorso politico sulla destra o sulla sinistra, il razzismo e la maleducazione di base che c'è in politica è una cosa che ormai mi ha veramente deluso, spazientito e in alcuni casi reso furiosamente cieco e quindi ho deciso di interessarmi il meno possibile, con occhio distaccato preferisco analizzare il comportamento dei politici in base ai risultati che portano (e a come li portano).
Ripeto: non mi interessa se è coinvolto o meno, però sentire commenti tipo "per una passerina tutta questa storia", "chi ha i soldi può farlo", "meglio che andare come un presidente della regione a caso a trans", "a 70 anni fa bene", "grande Silvio", "ma mica andava lui in strada a prenderle gliele portavano" allora rimango palesemente tramortito.
Non credo più nelle favole certo, però sentire persone che non rimangono delusi (non voglio dire sconvolti o amareggiati) di politici che credono - ed è palese dai commenti delle stesse persone intervistate o che commentano qui e lì - colpevoli al 100% mi angoscia non poco (ripeto io non voglio esprimere un giudizio al riguardo e attendo fiducioso la giustizia italiana che faccia una chiarezza certa e sicura della vicenda).
Penso o almeno mi sembra di vedere che il senso di giustizia non c'è più, non parlo di quel senso che muove i popoli perché l'abbiamo già perso da un po' però che il massimo rappresentante possa essere implicato in simili atti non permette alla gente di fermarsi a pensare, a sondare il terreno prima di difendere con cori questo o quel politico.
Allora la mia mente fa strane associazioni e al posto dell'intervistato al bar immagino diversi tifosi di calcio che indossano una bandiera, dipingendosi il viso (e il cuore) di quei colori e che difendono a suon di cori - perché la violenza non è tifo - la propria squadra anche quando questa sbaglia un semplice obiettivo, e delude.
Non capisco, la politica dovrebbe essere il riflesso della società, dei valori, dovrebbe in qualche modo essere una figura paterna (certo è una espressione forte ma voglio rendere l'idea) e come tale un figlio dovrebbe rimanere deluso dal comportamento o anceh dal presunto comportamento negligente di un genitore.
Non so, forse viaggio con dei valori troppo alti e con delle idee troppo radicali. Mi piacere un giorno svegliarmi e scoprire una società che è stanca di essere presa in giro (non parlo di politica, il mio è un discorso davvero più ampio), stanca di essere "telecomandata" dalla tv, che cerchi e ragioni a volte sbagliando ma che si ponga delle domande.
Ormai stanchi dal lavoro arriviamo a casa e cerchiamo tutta la verità dalla tv, da quella stessa
tv che ci fa capire che è corretto approfittarsi di persone più deboli o assogettabili dal potere. Chi si ricorda lo scandalo Watergate? Chi si ricorda del premier giapponese che si è dimesso per essere andato contro l'opinione pubblica per aver approvato una base militare americana? O del presidente tedesco Köhler per dei commenti aspri in politica estera? certo non è tutto oro quel che luccica.. e allora non mi stupisco più di sentire genitori che invece di riprendere un bambino che ha rubato dei giocattoli ad altri bimbi gli dicono che han fatto bene,
che così si fa.