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Android AVD lento? Mettigli le ali col RAMDisk

Per chi programma su Android sicuramente potrebbe tornare comodo utilizzare l'emulatore AVD (Android Virtual Device) che permette non solo di non dover continuamente installare e disinstallare le App sul nostro cellulare ma anche di testare diversi dispositivi e di poter accedere direttamente al LogCat e alla possibilità di debug che unito a Eclipse forniscono sicuramente un ottimo modo di lavorare.

Per quelli che conoscono l'emulatore sicuramente non vorranno etichettare il sistema AVD come il più prestante, sia per i tempi di attesa nell'avvio davvero titanici e sia perché una volta partito comunque il sistema risulta lento e davvero ingestibile. Per venire incontro a questi problemi che rendono questo ottimo strumento un "peso" è possibile agire con dei semplici consigli che possono migliorare di molto il risultato ottenuto.
Per quanto mi riguarda ho provato un paio di soluzioni su internet che elenco brevemente:

  • Utilizzo di PC con 16GB di RAM
  • Utilizzo di SSD per migliorare il caricamento della VM
  • Utilizzo della modalità Snapshot
  • Utilizzo della modalità GPU accelerata (che però è esclusiva rispetto allo Snapshot)
  • Utilizzo di CPU di tipo x86 (quindi Atom)
  • Utilizzo di VirtualBox

Ma dopo diversi tentativi (a parte i primi due che volevo evitare) alla fine ho ottenuto quello che per me è una soluzione molto buona nel seguente modo:

  • Utilizzo di un RAM drive (o RAM disk che dir si voglia)

Per chi non avesse dimestichezza con questi applicativi di fatto - facendola molto breve - riservano una parte della RAM e la rendono disponibile come una partizione accessibile proprio come una chiavetta o un piccolo hdd ma con la caratteristica di essere performante in tutto e per tutto come la RAM quindi velocità molto alte (per maggiori informazioni vi rimando alla ormai ottima RAMDisk | wikipedia).

Questa modalità è usata anche da alcuni gamers o da chi utilizza applicativi davvero pesanti e che soprattutto facciano largo uso del nostro HDD. Una volta identificata la soluzione ho quindi cercato un applicazione che mi permettesse di gestire questo RAMDisk e ho trovato Dataram RAMDisk che vi consiglio caldamente di provare.

L'installazione è immediata, e il pacchetto da scaricare pesa poco più di 2M. La versione a uso personale ha un limite di 4GB mentre quella a pagamento che ovviamente risulta sbloccato costa sui 15€ circa. Per ora mi trovo molto bene con la personale.

Ecco la mia configurazione, ma vedrete che è davvero facile ma al contempo ben fornito di possibilità.


Il resto l'ho lasciato tutto uguale tranne una spunta che ho messo nell'ultima pagina alla voce "Clear RAMDisk memory on exit".

Ora resta un punto: come faccio a spostare l'AVD sul disco RAM appena creato?
Semplice, basta fare così..


1° Soluzione
  • Create un AVD normalmente (io l'ho chiamato AVDTEST), se ne avete già uno passate al punto successivo
  • Andate nella cartella dove avete salvato gli AVD (se non lo sapete niente paura aprite in Eclispe l'AVD Manager e leggete nel primo tab la directory usata .. poco sopra l'elenco dei AVD confiugrati)
  • Andate nella cartella (normalmente simile a C:\Users\\.android\avd)
  • Nella cartella avete un file AVDTEST.ini e una cartella AVDTEST.avd, bene copiate la cartella sul RAM Disk (mi raccomando a non fare sposta, per sicurezza)
  • Aprite il file ini associato (nel mio caso AVDTEST.ini)
  • Modificate il path dell'avd (es. da path=C:\Users\\.android\avd\AVDTEST.avd a path=E:\AVDTEST.avd). Non toccate path.rel o le altre voci, non è necessario.

Oppure una soluzione alternativa e definitiva (quella precedente soffre di problemi nel riavvio delle AVD è quello di specificare una nuova locazione come variabile d'ambiente, ossia:

2° Soluzione
  • Tasto destro sull'icona "My Computer" o "Computer" e premete su "Proprietà"
  • Andate sulla schead (tab) "Avanzate" e premete sul pulsante "Variabili d'ambiente"
  • Aggiungete una nuvoa variabile di sistema se volete farla veder a tutti gli utenti dove mettete come nome variabile ANDROID_SDK_HOME mentre come valore il percorso voluto compresa la barra finale (es E:\).
  • Se avete Eclipse aperto dovete hiedere tutte le AVD che avete e riavviarlo

Nota: Personalmente avevo iniziato con la prima soluzione ma alla fine ho abilitato RAMDisk a prepararmi in automatico la partizione all'avvio e a caricarmi l'immagine del disco al riavvio del pc.
Per dare qualche numero anche se non l'ho misurato nel dettaglio son passato da diversi minuti del caricamento a pochi secondi (AVD x86 Atom con allocati 768M di RAM) e una fruibilità delle App installate e delle gesture fatte col mouse davvero incredibili.

Finalmente, basta attese inutili!! AVD è tornato più veloce che mai.



Collegamenti esterni: RAMDisk (Wikipedia) | Dataram RAMDisk

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Pubblicato da: nickel il giovedì 20 giugno 2013 alle 00:22
Argomenti: Android, Freeware, Informatica, Java, Tutorial
 

SEO - Le varie emozioni del Web(design)

Spesso si trovano delle belle immagini che ti fanno riflettere e che mettono in risalto dei concetti noti ma che con un disegno risulta comunque immediato, scontato.

Avevo già pubblicato un'immagine che mi aveva colpito (Gli ingredienti della notorietà) perché riusciva a porre l'accento velocemente sulle varie zone che compongono il marketing e l'effetto sull'oggetto della réclame. Nel bene e nel male, ovviamente.

Alla base di questa nuova immagine, a parte la mia curiosità per il mondo del webdesign, c'è che forse per essere un webdesigner ci vuole poco..


..ma solo se ci mettiamo tutti gli strumenti che ora facilitano di molto il compito e rendono accessibile a tutti il provare a creare dei siti e che si differenzia comunque molto bene dall'essere -considerato- un bravo webdesigner di professione, in grado di apportare idee e soluzioni vincenti.

Ma anche perché, basta conoscere il CSS, HTLM, JS o qualche bella piattaforma per essere "ispirati"? o piuttosto un bravo webdesigner deve conoscere sì queste cose ma anche avere bene in mente il taglio da dare al sito, apportare idee, puntare alle heatmap, focalizzarsi sulle palette utilizzabili, alla scelta delle immagini e agli effetti scenici.. il tutto senza compromettere la praticità o ancor peggio penalizzando i contenuti?

Come se non bastasse è facile sfociare nel territorio del webmarketing, dell'essere "SEO".

Ritornando all'immagine, sebbene del Gennaio 2011 (lo si vede nella parte bassa), si trovano centrati e schematizzati in maniera pratica quello che i colori stimolano come sensazioni; ovviamente è una forzatura, sia perché non si considera l'interazione fra i colori stessi sia perché non si considerano i settori di riferimento (es un sito istituzionale difficilmente avrà colori scuri come base, così come discoteche e locali notturni difficilmente avranno colori tendenti al bianco come base.. esempio come qui su Ondare).



Da questa immagine -ammetto- che sono abbastanza soddisfatto degli attuali colori di ondare.


Collegamenti esterni: Test King | Infographicsmania

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Pubblicato da: nickel il domenica 2 settembre 2012 alle 02:21
Argomenti: blog, Informatica, SEO, Varie, web2.0, Webdesign
 

Disqus - il commento conviene

Stavo "saltellando" sul web quando, come spesso capita, mi son soffermato su alcuni post di altri blog dove volevo dire la mia e sorpresa..

mi è piaciuto molto la velocità con cui ho inserito un commento senza nessuna preoccupazione di loggarmi, possibilità di usare alcuni social per commentare, molto più carino di quello standard di blogger & affini (ossia di quello rifatto da me) ma sinceramente anche se fortemente tentato di cambiare la gestione dei commenti su ondare la voglia di giocare col codice di base al sito soprattutto fatto al volo (e vista l'ora) non mi sembrava una gran scelta.

Fatto sta, che continuando a girare per i blog ho ritrovato lo stesso modulo su altri siti che seguo più o meno costantemente quindi ho pensato di registrare il mio profilo e finirla lì così da capire come funzionava.

Ma sorpresa, a registrazione conclusa mi è comparsa la possibilità di integrare la gestione dei commenti su diverse piattaforme fra le quali WP, blogger (questa) e molte altre. Solitamente preferisco fare a mano l'integrazione degli script anche perchè ho sempre avuto cattive sorprese e se faccio qualche cavolata di mio almeno so con chi prendermela ma per questa volta mi son fidato e tempo un paio di minuti avevo la nuova gestione dei commenti attivi.

C'è anche la possibilità di importare i commenti già esistenti, e -cosa che mi ha convinto definitivamente- di tenere allineati i commenti che verranno inseriti col widget Disqus in blogger (o sulla piattaforma blog che usiamo).

Interessante, davvero molto veloce, grafica pulita.. ora aspettiamo di vedere se funziona bene - soprattutto la sincronizzazione dei commenti con blogger e l'importazione dei vecchi commenti fatti - ma le premesse ci sono tutte.

Se vi interessa nei collegamenti esterni (cioè subito qui sotto) vi metto il link alla piattaforma Disqus. Dategli una possibilità, secondo me merita.



Collegamenti esterni: Disqus

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Pubblicato da: nickel il domenica 26 agosto 2012 alle 14:04
Argomenti: blog, Free, Informatica, web2.0
 

Wikipedia contro Golia-DDL: guerra fu!

Durante l'ennesima ricerca sulla grande enciclopedia, mi sono imbattuto (come molti di voi sicuramente) nella pagina che capeggia ovunque su Wikipedia. L'annuncio pubblicato dalla Wikipedia Italia sancisce il suo parere contrario al comma 29, e precisamente si pone contro la limitazione di parola e contro la legge "bavaglio dei blog".

Sono davvero inorridito, o forse più affranto, davanti alla notizia; possibile che nessuno si ribelli a questa ingiustizia? Se da una parte sono d'accordo di difendere le parte lese da azioni diffamatorie, provocanti e ignobili da blog e siti che attaccano personaggi più o meno famosi i quali sono impotenti a replicare dall'altra parte è innegabile che non si può incatenare la libertà di stampa, d'informazione, quella web e del popolo "giovane" che sempre più si affaccia e ricerca le notizie da fonti diverse da quelle dei telegiornali sempre più costretti loro malgrado a mediare una notizia tendenzialmente pericolosa, pericolosa poi per chi?

Mi passano alla mente scene di alcuni film, certo surreali, forti e inutilmente applicabili alla nostra realtà. Spero che ci sia una contromossa che rimetti tutto nel giusto equilibrio, intanto qualcosa si muove (o sembra) dal Terzo Polo e speriamo che si possa parlare ancora di libertà di pensiero e parola in senso largo.

Ed ecco il comunicato di Wikipedia, nel caso lo rimuovano (il link è comunque in fondo alla pagina, per diritto di paternità):
Cara lettrice, caro lettore, in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero. Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue, che può essere consultata in qualunque momento senza spendere nulla. Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni. Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine. Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato. Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti. In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa. L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi. Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione. Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi". Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla? Gli utenti di Wikipedia


Nella stessa pagina si trovano anche due "pillole" molto interessanti:

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) recita: «Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo Articolo 27 «Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»


Che la rete sia piena di materiale da "filtrare" e sui cui non soffermarsi è palese, ma è giusto un intervento del genere? non ci sono altre misure... che la grande muraglia cinese (anche telematica) sia diventando poco alla volta anche italiana?



Collegamenti esterni: Comunicato Wikipedia | Intercettazioni, il Terzo polo respinge l'offerta Pdl - IL SOLE 24 ORE

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Pubblicato da: nickel il martedì 4 ottobre 2011 alle 22:23
Argomenti: Attualità, Free, Notizie, Varie
 

Tempo d'estate? Andiamo di Ravenna2!

Per ora ho sempre acquistato modelli di marca diversa (in particolare mi son trovato bene con le asics e un po' meno con le adidas, certo sarebbe da approfondire modelli e compatibilità con le mie caratteristiche per capire quanto sia stata sbagliata più la scelta che non altro).

Nell'ultimo acquisto ho deciso di affidarmi completamente all'esperienza del negoziante e alla classica prova su tapis di queste proposte giusto per provarle ai piedi. Anche se di fatto, vuoi per il tempo della prova vuoi perché su tapis mi sento sempre strano, non l'ho mai considerata una prova molto attendibile, anzi.


Fra le varie scelte, mi sono capitate le Ravenna2, modello che su carta sembra essere di categoria A2 ben presto però ci si accorge che questo non è vero sia per il peso dichiarato (306gr) e sia per il suo supporto alle lievi pronazioni. In ogni caso questo modello vanta la capacità di adattamento ai vari ritmi, e sempre la Brooks definisce questa scarpa il modello più esclusivo della sua linea Guidance. La sensazione ai piedi è di avere una scarpa leggera e molto reattiva, meno protettiva rispetto alle sorelle adrenaline, e sicuramente molto interessanti per chi cerca una scarpa più secca (che - nel mio caso - ha spostato non poco l'ago della bilancia).

Il "rodaggio" della scarpe non l'ho fatto, solitamente uso delle scarpe per qualche giorno ai piedi ma solo per camminarci e poi inizio a metterle in concomitanza delle uscite brevi e lente, ma questa volta le ho messe subito per delle ripetute sul km e devo dire che non ho avuto alcun fastidio ne durante ne dopo l'allenamento (forse è stata solo fortuna).

Una particolarità della scarpa, o meglio nell'allacciatura, che si nota subito è data dalla chiusura flessibile che permette di regolare meglio la pressione che si ha sul dorso del piede. Da delle prove in effetti mi sembra che dia dei benefici


Per ora non ci ho percorso moltissimo, diciamo un centinaio di km o poco più, però le sto usando sia per ritmi lenti sia per ritmi più veloci. La forchetta dei passi è comunque abbastanza larga con tempi che variano dai 5'00" min/km per i lenti, 4'30" min/km per le ripetute medie e sotto i 4 per le ripetute brevi.

Le uscite le ho fatte tutte su asfalto asciutto (in questi giorni anche bello caldo), su asfalto bagnato (non sotto la pioggia battente però, peccato) e su sterrato abbastanza battuto ma con diversi sassi più o meno fastidiosi (niente fango o affini).

Per gli amanti della statistica ho un peso leggero (62kg circa su 175cm circa) e nella misura 42.5 il peso reale delle scarpe è di 310gr (quindi in linea con i 406gr dichiarati da casa brooks). La mia pronazione è leggera o meglio così sembrerebbe (ho avuto pareri contrastanti), la mia idea è che prono leggermente di più su un piede ma in realtà dovrei con calma a mettermi a vedere qualche video per capirlo con precisione.

Unica pecca per ora è la colorazione, ho quelle gialline/verdine, che non si abbinano molto con il resto dei completini ma si sa ... il colore è un surplus non necessario. Le colorazioni disponibili sono per i maschi:



O le più nuove e a mio parere più brutte (gustibus):



Mentre per le donne inizialmente avevano soltanto una colorazione a disposizione, ossia questa:


E da poco è stata introdotta una nuova colorazione, che ricorda la vecchia degli uomini, in tonalità giallina/verdina:



Una considerazione finale, la categoria della scarpa (A2) a mio avviso è completamente sballata. Non so se sia un'operazione più commerciale o chissà cosa, però è più vicina a essere una A4 (sebbene il supporto anti pronazione sia leggero) che non una A2.

Detto questo la scarpa è ottima, si adatta bene alle mie caratteristiche, e per ora non mi ha dato nessuna insoddisfazione. Quindi, se siete leggermente pronatori con un peso medio-leggero consiglio di dargli una chance, anche solo per provare qualcosa di nuovo dal negoziante di fiducia (a cui chiedergli ovviamente consiglio).

Buone corse!

Risorse esterne: Scheda tecnica (PDF) | Brooks

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Pubblicato da: nickel il mercoledì 6 luglio 2011 alle 15:31
Argomenti: Recensioni, Running, Sports, Varie
 

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ondare

là, quando ondando vanno le campane

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